Prolungamento dei permessi di soggiorno e corsi pubblici di lingua italiana «Dobbiamo pensare ad affrontare sia problemi derivanti dalla crisi economica sia i limiti evidenti di una legislazione razzista» E' quanto in sintesi ha proposto Alessia Montuori , candidata indipendente per la Federazione della Sinistra, nel Lazio, e Presidente dell'Associazione "Senza Confine" durante una iniziativa sulle tematiche dell'immigrazione che si è tenuta ieri a Roma, e che ha visto la partecipazione di numerose associazioni antirazziste e di migranti.
«Due questioni, a mio avviso, e sulla base delle richieste di tante donne e uomini migranti che incontro ogni giorno, sono fondamentali. Bloccare i termini di scadenza del permesso di soggiorno per chi perde il lavoro -oggi di 6 mesi - almeno raddoppiandoli così come era nel vecchio testo unico. Questo permetterebbe a molti di ritrovarsi altra occupazione e di non cadere nella condizione di irregolarità. Inoltre, dopo la approvazione dell'osceno permesso di soggiorno "a punti" grazie a cui, anche la non conoscenza della lingua italiana diviene motivo di non concessione del permesso, la conoscenza della lingua deve divenire un diritto esigibile dei lavoratori e delle lavoratrici migranti. Come? Aprendo le scuole pubbliche, anche in orari serali con personale qualificato e reintroducendo il meccanismo delle 150 ore, quello che ha permesso alle generazioni passate, provenienti dal meridione, di superare l'analfabetismo» . « La Regione Lazio -ha concluso la candidata - deve impegnarsi su questo e su altri fronti legati all'antirazzismo, non solo con le parole ma con strumenti e risorse anche economiche. Ne va del futuro della nostra società, la discriminazione non è una questione che riguarda solo gli immigrati, perchè tocca i diritti di tutti»
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